Non basta il consenso dei lavoratori per attivare un sistema di videosorveglianza in un locale pubblico

Serve l’accordo sindacale, l’informativa e il rispetto di tutti i principi fondamentali in materia di protezione dei dati personali. E in caso di richiesta di chiarimenti da parte dell’Autorità meglio rispondere in fretta.

Lo ha evidenziato il Garante per la protezione dei dati con l’ordinanza n. 9768440 del 7 aprile 2022.

Un cittadino ha segnalato al garante l’installazione abusiva di un sistema di videosorveglianza all’interno di un pubblico esercizio e per questo motivo l’autorità, anche a seguito del mancato riscontro formale alla richiesta di chiarimenti, ha inviato sul posto il nucleo speciale privacy della guardia di finanza che ha confermato l’abuso.

Ovvero l’installazione di numerose telecamere dentro e fuori al bar senza il rispetto del principio di liceità e dei diritti dei lavoratori ovvero senza alcun cartello e senza accordi sindacali o con l’ispettorato del lavoro. All’esito dell’istruttoria l’autorità ha comminato all’esercente una severa sanzione. Aggravata anche dalla scarsa collaborazione dimostrata dall’esercente almeno nella fase iniziale del controllo.